1. Di fanti, santi e stelle filanti

Descrizione

La scultura realizzata dall’Associazione “cArteinregola” del maestro cartapestaio Deni Bianco rappresenta l’immagine di Santo Stefano, primo martire del Cristianesimo e Santo Protettore di Putignano, a cui la tradizione associa l’origine del Carnevale cittadino.

Dopo due anni in cui il Covid19 ha fermato Putignano e il mondo intero e congelato tradizioni antichissime proprio come il Carnevale di Putignano, l’Associazione torna in campo con un omaggio all’iconografia identitaria del territorio che lega la comunità al suo antico Carnevale, fra i più antichi d’Europa e certamente il più lungo d’Italia perché dalla data stimata del 1394 parte ogni 26 dicembre, con il rito delle Propaggini, per concludersi allo scoccare dei 365 rintocchi della Campana dei Maccheroni, esattamente alla mezzanotte della vigilia di Quaresima. Riti e tradizioni, sacro e profano che si mescolano per dar vita alla principale festa identitaria del luogo. 

Con questa installazione si torna alle origini quindi per ripartire e restituire alla comunità la festa carnevalesca in cui da secoli si riconosce. Una festa le cui origini sono strettamente legate a Santo Stefano e alle tradizioni contadine del luogo.

 

Cenni storici e aneddoti 

La nascita del rito delle Propaggini e quindi del Carnevale di Putignano, si fa risalire al 1394, l’anno del trasferimento della reliquia di Santo Stefano dall’Abbazia omonima di Monopoli a Putignano. La preziosa reliquia del Santo, una parte del cranio di Santo Stefano, da allora è conservata nella Chiesa di Santa Maria, nel cuore del centro storico di Putignano. A condurla a Putignano, in un sacro corteo, fu l’Ordine dei Cavalieri di Malta, feudatari di Putignano, che volevano proteggerla da possibili incursioni di pirati o saraceni, data la vicinanza al mare dell’Abbazia.

Durante il trasferimento delle reliquie, i contadini di Putignano che in quel momento erano intenti a tagliere viti nei campi, e precisamente a far propaggini alle viti, cioè a interrare i tralci senza reciderli dalla pianta per dar vita ad una nuova pianta, ancora con i tralci di viti in mano abbandonarono il loro lavoro per accodarsi al corteo dei Cavalieri e appena giunti in paese improvvisarono canti e balli per festeggiare l’arrivo della protezione del Santo sul loro territorio.

Da quel giorno, il 26 dicembre a Putignano si festeggia il Santo Protettore e si celebra il rito delle Propaggini, una festa che nel tempo è divenuta l’occasione dei popolani di sbeffeggiare i potenti della città. In un giorno si celebra il ribaltamento perfetto dei ruoli, la campagna contro il paese, i contadini che criticano i politici. Sul palco delle Propaggini salgono gruppi di attori in abiti contadini che nel dialetto locale, in rima, ripercorrono i fatti più importanti dell’anno prendendosi gioco, in perfetto stile satirico, delle autorità cittadine, relegate in platea e a cui non è dato diritto di replica.

 

Opera di:
Deni Bianco 

Associazione “cArteinregola”

Location:
Piazza Principe di Piemonte

Title: OF KNAVES, SAINTS AND STREAMERS  

Description

The sculpture realised by the Association “cArteinregola” by paper-mâché craftsman Deni Bianco represents the image of Saint Stefano, the first Christian martyr and Patron Saint of Putignano, from where Carnival originated.

After two years in which Covid19 has stopped Putignano and the whole world, the Association comes back with a celebration of the region by identifying iconography that links the community to its ancient Carnival. This is one of the oldest in Europe and certainly the longest in Italy, dating back to 1394. Since then, Carnival begins every 26th of December with the Propaggini and ends with the 365 chimes of the Maccheroni bell, exactly at midnight on Lent’s eve. Sacred and profane traditions mix with each other to birth this identifying celebration of the region.

With this installation you go back to the origins of Carnival, celebrating the community it is deeply linked to. A festival whose origins are strictly linked to Saint Stefano and the agricultural tradition of the land.

Historical hints and anecdotes

The birth of Proppagine and therefore Carnival dates back to 1394, the year in which the relic of Saint Stefano was moved from the homonymous Abbey in Monopoli to Putignano. The precious relic, a piece of Sain Stefano’s skull, has been kept in Saint Mary’s Church since, right in the heart of Putignano’s historical centre. It was brought over to Putignano by a sacred cohort of the Knights of Malta, feudal lords of Putignano, as an attempt to protect the relic from possible incursion by pirates and Saracens. During the transfer of the relic, Putignano farmers were preparing offshoots (i.e. Propaggini) of the grapevines, which means burying parts of the plant stalk without cutting it to allow for a new plant to grow. However, when they noticed what was going on, the farmers joined the Knights in their walk to the town where they improvised songs and dances to celebrate the arrival of the Saint’s protection on their land.

Since that day on 26th December, Putignano has celebrated its Patron Saint and the rite of Propaggini, a party that with time has become an instrument for satire against the powerful. On this day, the perfect overturning of the roles is celebrated, the countryside against the town, the farmers that criticised the politicians. On the Propaggini stage, groups of actors in farmer’s clothes poetically revisit the most important events of the past year in the local dialect, making fun, in a perfect satirical style, of the town authorities relegated to the audience without a chance to respond.

Work by:
Deni Bianco 

Association “cArteinregola”

Location:
Piazza Principe di Piemonte